Cerchiamo in questo periodo di caldo opprimente e quasi debilitante di trovare ristoro in qualche modo: un bagno a mare o in piscina, stenderci in un posto ombreggiato possibilmente ventilato o assaporare qualcosa di fresco e rinfrescante, come può essere un ghiacciolo. Dalla mia esperienza ho capito che troppo spesso il ghiacciolo viene considerato alla stregua dell’acqua. Si pensa che non sia calorico e che non abbia nessun impatto sul nostro peso. Cerchiamo di capire invece cosa contiene e se può essere una merenda idonea per noi o da proporre ai nostri figli.
Sicuramente l’ingrediente principali è l’acqua, seguita però da zucchero, succo di frutta (in bassissima percentuale), aromi, coloranti, addensanti, etc…
Quindi anche se le calorie di un ghiacciolo non sono eccessive e possono essere simili a quelle di una merenda corretta, la sua composizione lascia invece molto a desiderare. La quota di fibra è nulla rispetto a quella presente in un frutto mangiato intero, il contenuto di zuccheri è nettamente superiore e tutto ciò porterà ad un più alto picco glicemico (a breve scriverò un articolo sull’importanza di tenere sotto controllo la glicemia). Non parliamo poi di tutto le altre sostanze aggiunte come coloranti e addensanti non presenti in un frutto e del fatto che sia praticamente privo di tutte le vitamine presenti invece nella frutta.
Fortunatamente esistono delle alternative. Qui di seguito vi pubblico la foto di un ghiacciolo fatto in casa per i miei figli. Semplice e veloce da preparare e anche senza stampini (li dovrò comprare), ma con un bicchiere e una forchettina di plastica sono riuscita a dargli una forma accettabile.
Come unico ingrediente c’è la pesca… et voilà, la fibra e le vitamine vengono conservate, l’impatto glicemico è moderato e la necessità di rinfrescarsi è soddisfatta.